Il forno a microonde è entrato già da parecchi anni nelle cucine italiane. All’ inizio ha faticato ad imporsi, è stato sempre guardato con sospetto. Veniva considerato nocivo, ma poi, un volta scoperto il suo funzionamento, è stato sempre più apprezzato per le sue caratteristiche, in primis per la sua velocità nella cottura. Non tutto però può essere infilato nel microonde. Ci riferiamo in particolare ad alcuni contenitori in plastica, considerati nocivi.

Funzionamento della cottura a microonde

il forno genera delle onde elettromagnetiche ad una frequenza compresa tra 10 MHz e 10 GHz con potenza da 1 a 100 W, L’energia prodotta viene assorbita prevalentemente per il rapido movimento oscillatorio di ioni e molecole. Il movimento rapido, a causa dell’attrito, viene convertito in calore che riscalda quindi i cibi in cui si trovano. Se vi interessa capirne bene il funzionamento leggetevi il relativo articolo su Wikipedia

Le plastiche che fanno male nel forno, anche in quelli elettrici e a gas.

solitamente nel packaging dei contenitori da inserire nel forno a microonde, quando sono compatibili, c’è un’etichetta con 3 onde stilizzate una sopra l’altra e la potenza massima da usare, ad esempio 400 W. Se c’è scritto “NO LID” significa che dobbiamo togliere il coperchio che non è compatibile.

Cosa succede se nel microonde ci va qualcosa che non deve essere inserito, che non ha l’etichetta? 

plastiche forno a microonde

L’industria della plastica ha sette principali tipi di materie plastiche, tutte individuate da un simbolo. Quando si tratta di contenitori per alimenti, la FDA americana ne definisce alcune come “sospette” e sono:

  • polietilene tereftalato (PET, codice numero 1),
  • polipropilene (PP, codice numero 5),
  • polistirolo (PS, codice numero 6)
  • policarbonato (PC, codice numero 7, spesso viene indicato questo numero quando è un mix di resine plastiche).

Uno studio effettuato nel 2011 ha evidenziato come tutte le plastiche assorbono una quantità rilevabile di sostanze chimiche. Ciò può causare un’attività estrogenica, o EA. Cioè, le sostanze chimiche che imitano gli estrogeni, che se ingeriti possono provocare effetti negativi sulla salute  , come la pubertà precoce nelle donne, riduzione della conta spermatica negli uomini e aumento del rischio di un tumore ovarico, alla mammella, ai testicoli e alla prostata. La parola chiave qui, però, è “rilevabile” e non “pericoloso” – dal momento che è ancora da determinare ciò che è considerato un livello “pericoloso” di EA provocato dalle sostanze chimiche.


Ma veniamo alle preoccupazioni pratiche: il contenitore che mettiamo nel microonde è realizzato in polipropilene? Stiamo parlando di contenitori che spesso sono usa e getta. Se stai riscaldando del cibo in un contenitore di plastica, c’è una buona probabilità che sia fatto in PP.

 

Secondo il Chemistry Council statunitensela scelta di usare nel forno contenitori con un elemento in plastica non etichettato per microonde non è necessariamente ‘non sicuro’. La cosa peggiore che potrebbe accadere è che un contenitore particolarmente sottile in PP potrebbe iniziare ad ammorbidirsi o a fondersi se lasciato nel forno a microonde abbastanza a lungo.

Un altro elemento in plastica che possiamo incontrare è il polistirolo, che probabilmente si trova in contenitori di asporto, tazze e piatti. Questi non si sciolgono, ma i contenitori in polistirolo sono noti per assorbire piccole quantità di stirene , una sostanza cancerogena.

Contenitori sicuri da usare nel microonde

  • Vetro
  • Porcellana
  • Terracotta
  • Ceramica e creta
  • Contenitori di alluminio non a contatto con le pareti

Cosa puoi usare nel forno a microonde

  1. Cibi riscaldabili: Puoi riscaldare cibi come pasta, riso, carne, verdure, zuppe e alimenti precotti nel forno a microonde. Assicurati di mescolarli o girarli occasionalmente per garantire un riscaldamento uniforme.
  2. Bevande: Puoi riscaldare liquidi come acqua, tè, caffè, latte e zuppe liquide. Tuttavia, assicurati che i contenitori siano adatti al microonde e che abbiano un coperchio o un oggetto per evitare schizzi.
  3. Popcorn: Molte buste di popcorn da microonde sono progettate per l’uso in questo apparecchio. Segui le istruzioni sulla confezione.
  4. Cibi surgelati: Puoi riscaldare cibi surgelati come verdure, piatti pronti e persino carne surgelata. Verifica le istruzioni sulla confezione per il tempo di cottura.
  5. Uova: Puoi cuocere le uova nel microonde, ma è importante seguire le giuste istruzioni per evitare esplosioni. Puoi cuocere le uova strapazzate, in camicia o per colazione nei contenitori adatti al microonde.

Cosa dovresti evitare di mettere nel forno a microonde

  1. Contenitori non adatti: Non utilizzare contenitori di plastica non certificati per il microonde o contenitori di metallo. Il metallo può causare scintille e incendi, mentre alcune plastiche potrebbero sciogliersi o rilasciare sostanze nocive nei cibi.
  2. Materiali metallici: Non mettere oggetti metallici o utensili nel microonde. Questi possono causare scintille e danni al forno a microonde.
  3. Frutta intera: Evita di mettere frutta intera, come uova dure o uova crude con guscio, nel microonde. Possono esplodere a causa del calore accumulato all’interno.
  4. Alimenti con guscio: Non mettere alimenti con guscio rigido, come patate, uova e salsicce, nel microonde senza forarli. Possono esplodere a causa della pressione interna che si accumula durante la cottura.
  5. Liquidi sigillati: Non riscaldare liquidi sigillati o chiusi ermeticamente senza prima aprire il contenitore o utilizzare un oggetto per evitare schizzi.
  6. Materiali infiammabili: Evita di mettere carta, tovaglioli di carta, sacchetti di carta o qualsiasi materiale infiammabile nel microonde.
  7. Cibi con guscio d’ovo o a dura camicia: Non cuocere uova con guscio rigido o uova a dura camicia intere nel microonde, poiché possono esplodere.
  8. Cibi troppo secchi: Evita di cuocere cibi molto secchi o con basso contenuto di umidità nel microonde, poiché potrebbero diventare troppo asciutti o bruciare.

 

Quale forno a microonde acquistare

Candy Microonde CMXG20D: un modello economico da 20 litri con un controllo di 7 livelli di potenza. Scalda e scongela in maniera velocissima assorbimento massimo 700watt.
Samsung MG23F301ECW: da 23 litri e un forno combinato grill + microonde. Vano smaltato in ceramica, piatto interno da 28,8 cm.
Whirlpool JT 479 IX:uno dei migliori forni a microonde in circolazione, combinato con cottura grill, completamente in acciaio inox



 

La cottura con il Forno a Microonde fa male?

La possibilità che con il riscaldamento a microonde, microwave, si modifichino le caratteristiche delle sostanze e che si formino nuovi composti è dimostrata in alcuni laboratori in ogni parte del
mondo. Infatti, per progettare e sviluppare nuovi composti chimici nonché farmaci si utilizzano
proprio le trasformazioni chimiche subite dalle molecole biologiche sottoposte all’azione di
solventi, reagenti ecc. in presenza di fonti energetiche elettrostatiche e di calore estreme.

a pagina 4 di una pubblicazione di tesi di dottorato della scienza del farmaco (Università Federico II di Napoli) dal titolo “OTTIMIZZAZIONE DELLE PROCEDURE DI SINTESI PEPTIDICA E PEPTIDOMIMETICA MEDIANTE MICROONDE” a cura del Dr. Aquino è riportato:” Inoltre le microonde spesso facilitano la scoperta di nuove tipologie di reazioni, in quanto le drastiche condizioni di reazioni raggiungibili dal riscaldamento mediante microonde, a volte, portano a reattività inusuale che non può essere duplicata con il riscaldamento convenzionale“.

Le nuove sostanze sintetizzate con i processi a microonde possono essere dunque utilizzate
nell’industria, ma anche in medicina. In questo caso i nuovi composti potrebbero avere la
capacità di legarsi a geni e ad altre molecole biologiche regolatrici, e possono determinare:

  • l’attivazione o l’inibizione dei processi naturali di crescita, duplicazione, e probabili
    iterazioni con il DNA,;
  • la modifica degli accoppiamenti di sostanze cheto-enoliche (iterazioni di stacking);
  • la modifica alle geometrie CIS e trans.
  • Esiste poi la possibilità ampiamente dimostrata di formazione di sostanze radicali, sostanze citotossiche e altre sostanze che sono il prodotto di cristallizzazioni, mineralizzazioni,
    polimerizzazioni, cicloaddizioni, decomposizioni ecc.

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