La vitamina D include un gruppo di cinque sostanze differenti, tutte liposolubili, ma le due forme molto simili tra loro per attività biologica e per noi più importanti sono: la D2 (ergocalciferolo), unicamente di origine esogena (tramite alimenti vegetali) e la D3 (colecalciferolo), sia di origine esogena (tramite alimenti di tipo animale), che endogena (derivante dall’irradiazione con raggi Uv del 7 deidrocolesterolo della pelle).
A cosa serve la vitamina D
La vitamina D interviene a livello intestinale e renale, agevolando l’assorbimento e il trasporto di calcio nel sangue, e a livello osseo favorendo la rimozione del calcio e mantenendo stabile il suo livello ematico.
È di grande importanza per la mineralizzazione di ossa e denti e dunque essenziale per la crescita nel caso dei più piccoli e per la salute generale di adulti o anziani. Fondamentale è la sua azione preventiva del rachitismo infantile, patologia caratterizzata dall’incapacità di calcificazione della matrice ossea, con gravi conseguenze per la crescita.
La vitamina D ha altre proprietà, in particolare:
- è un potente stimolatore del nostro sistema immunitario, prevenendo in particolare le infezioni ma anche proteggendo l’organismo da alcuni tipi di tumori e da malattie come l’Alzheimer;
- protegge il cuore, riducendo i danni provocati da ipertensione e aterosclerosi;
- è di supporto nelle terapie per le malattie reumatiche autoimmuni, come l’artrite reumatoide;
- aiuta a mantenere in equilibrio il microbiota intestinale;
- è importante nella prevenzione del diabete, perché regola la produzione d’insulina, l’ormone da cui dipende il controllo degli zuccheri nel sangue;
- è utile nelle cure dell’infertilità, migliorando la motilità e aumentando il numero degli spermatozoi;
- favorisce l’assorbimento della vitamina A;
- interviene nell’assorbimento a livello intestinale di altri minerali preziosi per il nostro organismo, come il fosforo;
- è poi utile per il buon funzionamento del sistema muscolare.
- importante per la salute delle ossa
Di quanta vitamina D abbiamo bisogno
La dose stabilita dal SINU Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) sui LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti) varia secondo l’età (clicca qui per la tabella completa sul fabbisogno di vitamina D):
- servono 10 mcg (40O Ul) al giorno fino all’anno di età
- 15 mcg (600 Ul) nei bambini e negli adulti
- 20 mcg (800 Ul) negli anziani, in cui c’è un rallentamento del metabolismo osseo.
Dove si trova la vitamina D
La fonte principale di vitamina D è la luce del sole: una corretta esposizione tutto l’anno, non solo nei mesi estivi, permette che sia sintetizzato l’80% del nostro fabbisogno attraverso la pelle. Quindi se siete fan dell’ abbronzatura, ricordiamo di non eccedere con l’esposizione al sole, riceverete un doppio beneficio.
È importantissimo, quindi, stare all’aria aperta e cercare di esporre la pelle quanto più possibile alla luce. D’estate, soprattutto nelle ore centrali della giornata, utilizziamo creme con fattori di protezione molto alti, che se da un lato aiutano a prevenire tumori della pelle, dall’altro inibiscono la sintesi di vitamina D.
Per arrivare a un giusto compromesso, sarebbe meglio esporsi al mattino presto o a ridosso del tramonto, utilizzando creme con filtri bassi, in modo da permettere la produzione e l’accumulo della vitamina D.
Una parte del nostro fabbisogno può essere soddisfatto con l’introduzione nella dieta di alimenti, per lo più di origine animale: olio di fegato di merluzzo, pesce (salmone, aringhe, sgombri), carne rossa, fegato, tuorlo d’uovo.
Negli alimenti di origine vegetale, eccezion fatta per i funghi, è presente in tracce e solo nelle verdure a foglia larga. In casi particolari è possibile ricorrere agli integratori, per sopperire all’eventuale carenza. Ad esempio, può essere necessaria un’integrazione per persone che vivono in luoghi dove c’è poco sole anche a causa dell’inquinamento, per persone che seguono diete vegane per donne in gravidanza, in allattamento o che fanno uso di contraccettivi orali, poiché questi farmaci interferiscono con l’assorbimento di vitamina D.
Bassi livelli di questa vitamina possono portare alla comparsa di varie patologie; quindi è importante, soprattutto superata una certa età o in caso di presunte carenze, eseguire, previa prescrizione del medico, un semplice esame per valutare il dosaggio di vitamina D nel sangue.
Le creme solari limitano l’assunzione di Vitamina D?
I filtri solari ad alto SPF sono progettati per filtrare la maggior parte delle radiazioni UVB del sole , poiché i danni UVB sono la principale causa di scottature e possono portare a tumori della pelle. Le lunghezze d’onda UVB sono le lunghezze d’onda specifiche che innescano la produzione di vitamina D nella pelle. Tuttavia, gli studi clinici non hanno mai dimostrato che l’uso quotidiano di creme solari porti a un’insufficienza di vitamina D. In effetti, gli studi prevalenti mostrano che le persone che usano quotidianamente la protezione solare possono mantenere i loro livelli di vitamina D.
Una delle spiegazioni per questo potrebbe essere che non importa quanta crema solare usi o quanto sia alto l’SPF, alcuni dei raggi UV del sole raggiungono la tua pelle. Una protezione solare SPF 15 filtra il 93 percento dei raggi UVB, SPF 30 tiene fuori il 97 percento e SPF 50 filtra il 98 percento. Questo lascia ovunque dal 2 al 7 percento di raggi UVB solari che raggiungono la tua pelle, anche con filtri solari ad alto SPF.
Carenza di Vitamina D
La carenza di vitamina D può derivare da una mancanza nella dieta, da uno scarso assorbimento o da un fabbisogno metabolico di quantità maggiori. Se non si assume abbastanza vitamina D e non si riceve abbastanza esposizione ai raggi ultravioletti per un periodo prolungato , può insorgere una carenza. Le persone che non tollerano o non mangiano latte, uova e pesce, come quelle con intolleranza al lattosio o che seguono una dieta vegana, sono a maggior rischio di carenza. Altre persone ad alto rischio di carenza di vitamina D includono:
- Persone con malattie infiammatorie intestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn) o altre condizioni che interrompono la normale digestione dei grassi. La vitamina D è una vitamina liposolubile che dipende dalla capacità dell’intestino di assorbire i grassi alimentari.
- Le persone obese tendono ad avere livelli di vitamina D nel sangue più bassi. La vitamina D si accumula nei tessuti adiposi in eccesso ma non è facilmente disponibile per essere utilizzata dall’organismo quando necessario. Potrebbero essere necessarie dosi più elevate di integrazione di vitamina D per raggiungere un livello ematico desiderabile. Al contrario, i livelli ematici di vitamina D aumentano quando le persone obese perdono peso.
- Persone che hanno subito un intervento chirurgico di bypass gastrico, che in genere rimuove la parte superiore dell’intestino tenue dove viene assorbita la vitamina D.
Condizioni derivanti da una prolungata carenza di vitamina D:
- Rachitismo: una condizione nei neonati e nei bambini di ossa molli e deformità scheletriche causate dal mancato indurimento del tessuto osseo.
- Osteomalacia: una condizione negli adulti di ossa deboli e ammorbidite che può essere invertita con l’integrazione. Questo è diverso dall’osteoporosi, in cui le ossa sono porose e fragili e la condizione è irreversibile.
Test per la Vitamina D
come ci si accorge della carenza di Vitamina D? Si effettua un teest diagnostico attraverso le analisi del sangue che misura il livello sierico di 25-idrossivitamina D. Dovrebbe essere pari o superiore a 20 ng/mL (50 nmol/litro) come misura adeguata per il mantenimento in buona salute delle ossa. Il kit per il test viene venduto in farmacia oppure puo ‘ essere acquistato online, ad esempio QUESTO QUI.
fonti articolo : https://journals.sagepub.com/doi/pdf/10.4103/0976-500X.95506